In letteratura è nota l’efficacia del minoxidil topico contro l’alopecia androgenetica, tanto che, sotto forma di schiuma o lozione, rappresenta il farmaco di prima scelta per contrastare sia la calvizie maschile che quella femminile.Tuttavia, a volte possono presentarsi delle circostanze in cui la somministrazione orale di minoxidil è da preferire a quella per via locale. «È il caso per esempio dei pazienti che per vari motivi rischiano di non rispettare la frequenza delle applicazioni, incidendo così sul successo della terapia, la quale, come si può osservare nella pratica clinica, dipende strettamente dalla regolarità con cui si segue il trattamento» – esordisce la dottoressa Sandra Lorenzi, dermatologa Isplad.

Se assunto per bocca, il minoxidil determina un prolungamento della fase anagen del capello, bloccandone la caduta, e favorisce la ricrescita di peli terminali, proprio come la sua forma topica.

Minoxidil orale: quando prenderlo in considerazione?

«Il farmaco per via orale è indicato per il trattamento dell’alopecia androgenetica femminile e maschile. La formulazione è sotto forma di compresse galeniche preparate dal farmacista, con assunzione serale prima di coricarsi» – spiega la dottoressa Lorenzi. Perché assumere il minoxidil per bocca? «Perché attraverso questa somministrazione, il minoxidil porta a un miglioramento clinico più precoce rispetto ad altri farmaci.

Sotto forma di compresse, il minoxidil potenzia l’effetto dell’applicazione locale e contestuale del farmaco, ma può essere anche somministrato da solo. È, infatti, il farmaco indicato quando il paziente non vuole applicare lozioni, quando è intollerante o allergico al minoxidil topico. Inoltre, può essere associato ad altri farmaci contro l’alopecia (come ad esempio la finasteride o altri antiandrogeni, questi ultimi indicati solo per gli uomini)».

La praticità del minoxidil orale

Accanto ai motivi per così dire “oggettivi”, la somministrazione orale del minoxidil è da preferire a quella topica anche per motivi pratici. «La somministrazione per bocca di minoxidil diventa più pratica rispetto all’applicazione locale, soprattutto per chi non è abituato a lavarsi i capelli tutti i giorni» – chiarisce Lorenzi.

Uno degli ostacoli alla terapia anticaduta è il fatto che la lozione può appesantire il cuoio capelluto, comportando un effetto unto, non sempre apprezzabile dal paziente, e talvolta può modificare anche il colore dei capelli. «Non lasciando residui sul cuoio capelluto, invece, le compresse incentivano a proseguire le cure. Inoltre, hanno un prezzo inferiore delle lozioni, un altro aspetto che implica una migliore adesione alla terapia da parte del paziente, che in genere è da prendere in considerazione soprattutto nelle donne».

Dosaggi e somministrazione del farmaco

La terapia anticaduta a base di minoxidil orale prevede questo dosaggio: da 0.5 mg a 5 mg al giorno. «Generalmente si somministrano dosi inferiori nelle donne (1 mg/die) rispetto agli uomini, la cui dose indicata si attesta sui 2.5 mg/die. In realtà, per gli uomini si inizia con un dosaggio di 1 mg che può essere aumentato a 2 o 2.5 nei 6 mesi successivi in caso di mancata risposta al farmaco. Il suo uso deve essere cronico e continuativo» – continua la dottoressa.

Effetti collaterali e controindicazioni del minoxidil orale

Il farmaco non è esente da effetti collaterali, anche se non sempre frequenti. «Il minoxidil orale può provocare un abbassamento delle pressione arteriosa e un lieve aumento della frequenza cardiaca, ma entrambi questi fenomeni si osservano raramente. Nel 4-5% dei casi può subentrare una ritenzione idrica alle caviglia con edema. E il 20-30% delle donne può osservare una ipertricosi del volto correggibile con depilazione o epilazione».

Uno studio sul minoxidil sublinguale

Un recente studio del dottor Rodney Sinclair ha valutato gli effetti dell’assunzione per oltre sei mesi di minoxidil sublinguale a una dose giornalliera di soli 0,45 mg. Questa formulazione avrebbe il vantaggio di bypassare apparato digerente e fegato aumentando la biodisponibilità del farmaco che può essere così somministrato a dosi ridotte. Il minoxidil sublinguale è stato testato su 64 soggetti con calvizie sia maschile che femminile.

I controlli sono stati fatti ogni tre mesi seguendo sia una scala elaborata dallo stesso Sinclair, che divide la gravità della calvizie in 5 stadi, sia l’IGA (Investigator Global Assessment) che valuta il vertex nei maschi contando tre gradi di peggioramento e tre di miglioramento con lo zero che significa situazione invariata. Dopo un anno, il recupero medio è stato di poco superiore a 1 grado su 5 nell’indice Sinclair, con i maschi che hanno ottenuto un miglioramento di poco superiore rispetto alle donne.

La variazione dell’indice IGA per il solo vertex dei maschi a 12 mesi è risultato di +2,63 ossia molto vicino al +3 che significa “molto migliorato”. L’autore conclude che le prospettive sono molto interessanti ma che sono necessari altri trials più estesi e placebo controllati.