Elisabetta Perosino, Dermatologa

Dott.ssa Elisabetta Perosino, Dermatologa e Vicepresidente ISPLAD

Filler: anche l’uomo vuole la sua parte. E a dare più sprint a questa tendenza pare abbia contribuito anche lo smartworking, con le sue videoconferenze. Secondo quanto riportato da un report del seguitissimo magazine Esquire, gli uomini desiderano avere un viso “Zoom ready” e nel 2020 le consulenze presso i medici estetici sono aumentate del 70%. Cosa chiedono? In primo luogo di spianare le rughe con la tossina botulinica, poi di intervenire sulle occhiaie e a seguire di dare una maggiore definizione ai contorni del viso con i filler. Una trend anche italiano: secondo dati recenti, il 43% degli uomini che si rivolge al medico estetico, lo fa per  un trattamento a base di acido ialuronico, soprattutto nella fascia di età 45-50 anni.

Di certo, da parte degli uomini c’è una grande attenzione alla scarsa invasività degli interventi di medicina estetica, dai quali desiderano un miglioramento dell’immagine, nel rispetto di forme e proporzioni del volto. Come si pone la medicina estetica davanti alle esigenze degli uomini che, rispetto alle donne, possiedono diversità a livello fisico e in termini di struttura della pelle e dei lineamenti?

«L’approccio maschile al filler richiede procedure di medicina estetica efficaci e che non siano di ostacolo alla vita privata e professionale, nemmeno durante il decorso post-operatorio» – dice la dottoressa Elisabetta Perosino – «Uno dei timori principali degli uomini che richiedono il filler è di scivolare nell’eccessiva femminilizzazione del viso a scapito di una mancata valorizzazione di quelle caratteristiche tipicamente virili, che rendono il volto di un uomo sempre affascinante, come ad esempio mento e mascella ben definita.

Ecco perché le tecniche iniettive devono tener conto di quelle differenze epidermiche che distinguono gli uomini dalle donne, intervenendo sugli inestetismi che invecchiano il loro volto». Per esempio? «Non parliamo solo di rughe, che nell’uomo sono più profonde a causa della pelle più spessa rispetto alla donna, ma anche di lassità cutanee, doppio mento, e soprattutto mancanza di definizione di mento e profilo mandibolare».

Il filler per gli uomini

Mento e mascella prominenti rivestono un ruolo particolarmente importante nella percezione della mascolinità. Alcuni studi hanno sviluppato una strategia per i pazienti di sesso maschile basata su una consultazione iniziale che enfatizza il potenziale effetto mascolinizzante degli iniettabili, seguita da un trattamento con un filler di acido ialuronico ad alto peso molecolare mirato al terzo inferiore. L’obiettivo è quello di alleggerire e, nel contempo, modellare la zona del terzo inferiore, senza stravolgere i lineamenti e la naturalezza del volto. Concentrarsi sul terzo inferiore può aiutare a rassicurare i pazienti e fornire risultati che rispettano l’identità maschile.