di Francesco Antonaccio Le fisiologiche modificazioni ormonali necessarie per un normale decorso della gravidanza portano, purtroppo, anche alla comparsa di inestetismi cutanei a livello del corpo e del viso. Questi possono essere transitori e migliorare notevolmente o talvolta scomparire alcuni mesi dopo il parto, oppure diventare persistenti e necessitare di trattamenti correttivi da parte dello specialista dermatologo plastico.Tra i principali inestetismi cutanei post-partum del corpo possiamo elencare la cellulite e la ritenzione idrica, le teleangiectasie degli arti inferiori e le smagliature, mentre il volto è interessato dal cosiddetto melasma o cloasma.
Durante la gravidanza aumentano i livelli degli estrogeni e del progesterone, ed è fisiologico che si instauri uno stato di ritenzione idrica e un accumulo di tessuto adiposo; il problema sorge quando per l’esistenza di fattori predisponenti di tipo costituzionale e familiare si superano certi limiti per cui diventa più difficile un naturale e graduale recupero della forma fisica dopo il parto. Tale stato di sofferenza del microcircolo e del tessuto adiposo sottocutaneo, quindi, si protrae e, se trascurato, degenera portando al quadro della cosiddetta “cellulite edematosa”.
Anche alla base della formazione delle smagliature vi è una predisposizione familiare e costituzionale: infatti le prime lesioni si possono riscontrare già dalla pubertà, sia per le influenze ormonali sia per i tipici e rapidi cambiamenti di peso corporeo. Tra i fattori più comuni che determinano la formazione delle smagliature troviamo la gravidanza, stato in cui agiscono sia la distensione meccanica che l’indebolimento delle fibre collagene ed elastiche a causa dei più alti livelli di estrogeni e corticosteroidi.
Le smagliature o “striae distensae” sono delle lesioni lineari atrofico-cicatriziali che si formano, generalmente, sull’addome, sulla superficie esterna delle cosce, sui glutei, sui fianchi e sul seno; con minore frequenza sono presenti anche sulla schiena e sulle braccia. La loro lunghezza varia da 1-2 fino anche a 10-15 cm mentre possono essere larghe da 1 a 15 mm. Inizialmente appaiono leggermente rilevate e di colorito rosso-violaceo (striae rubrae o precoci), poi diventano gradualmente piatte e rosa fino a divenire lievemente depresse e di colore bianco-madreperlaceo (striae albae). La pelle sovrastante ha un aspetto lievemente corrugato a causa dell’assottigliamento dell’epidermide e dell’atrofia del derma. A livello microscopico, infatti, le smagliature sono lesioni di tipo cicatriziale; praticamente, non c’è un trauma esterno che danneggia lo strato superficiale della cute, l’epidermide, ma un trauma interno: uno stiramento eccessivo o un processo infiammatorio del derma, e quindi un danno delle fibre collagene ed elastiche.
Le teleangiectasie sono quegli antiestetici capillari rossi o rosso-bluastri di piccolo diametro, localizzati nel derma superficiale e profondo. Esse si formano a causa dell’indebolimento della parete dei vasi venosi e capillari provocato dall’azione degli estrogeni: si verifica una dilatazione permanente di tali vasi, che diventano quindi visibili ad occhio nudo, e una conseguente stasi del microcircolo, aggravata ulteriormente dallo stato di ritenzione idrica. Si instaura, così, un circolo vizioso che porta ad un progressivo peggioramento dell’aspetto estetico delle cosce e delle gambe. Se non vi è una predisposizione familiare all’insufficienza venosa è possibile, però, che le teleangiectasie migliorino spontaneamente o, a volte, regrediscano alcuni mesi dopo il parto.
Molto spesso, già durante la gravidanza, può capitare di notare sul viso la presenza di macchie di colorito marrone-brunastro che tendono a persistere anche dopo il parto e che, anzi, si accentuano con l’esposizione al sole, anche in città. Il Melasma rappresenta uno dei più comuni inestetismi del viso; è molto frequente (50-75%) in gravidanza (quando viene anche chiamato cloasma gravidico) e, comunque, colpisce prevalentemente il sesso femminile, tra i 15 e i 50 anni.
Le macchie sono provocate, nella maggior parte dei casi, dagli ormoni sessuali femminili (estrogeni, progesterone) che stimolano l’attività dei melanociti, le cellule deputate alla produzione della melanina; fotoesposizioni eccessive e l’uso di cosmetici contenenti essenze vegetali e profumate ad azione fotosensibilizzante rappresentano altri fattori causali.
Sono localizzate tipicamente sul labbro superiore, sulla fronte e gli zigomi, possono essere singole o multiple e confluenti, di tonalità dal marrone chiaro al marrone scuro-grigiastro.
L’accumulo di pigmento può essere superficiale (epidermico) o anche più profondo (dermico).
Dopo le “fatiche” del parto, e un po’ anche per la caduta dei livelli ormonali responsabile della depressione post-partum, la donna avrebbe bisogno di regalarsi un po’ di relax e di recuperare il proprio equilibrio psicofisico, la propria bellezza.
Per quanto riguarda la ritenzione idrica e la cellulite, lo specialista dermatologo plastico, dopo un’accurata valutazione dello stato della cute e del sottocute, costruirà un programma personalizzato che si incentrerà su sedute di microterapia, ultrasuonoterapia, elettrolipolisi e trattamenti estetici come linfodrenaggio manuale o computerizzato, “percorsi vascolari” in piscine termali, applicazioni di fanghi sulfurei e salsobromoiodici, idromassaggi ozonizzati. Spesso sarà necessaria la valutazione da parte di un’altra figura medica, lo specialista in scienze dell’alimentazione, che correggerà i disordini alimentari e imposterà una dieta disintossicante specifica per l’utente, da seguire durante il soggiorno, e una dieta dimagrante o equilibrata da seguire poi al rientro, “come regola di vita”.
Per le teleangiectasie delle gambe e delle cosce, , bisogna prima escludere che a monte non vi sia un’insufficienza venosa, nel qual caso sarà opportuna la valutazione e il trattamento da parte del chirurgo vascolare. Se si tratta di capillari superficiali, comparsi durante la gravidanza, per familiarità o predisposizione individuale, si può procedere a sedute di mesoterapia o microterapia che stimolano il microcircolo e riducono lo stato di ritenzione idrica, associate a trattamenti estetici come massaggi drenanti con olii essenziali, balneoterapia termale, impacchi freddi decongestionanti …
Per eliminare, infine, i capillari si può eseguire la quasi sempre efficace terapia sclerosante o la diatermocoagulazione temporizzata, utile anche per cancellare gli angiomi stellari persistenti.
Le smagliature sono più difficili da eliminare; come tutte le lesioni cicatriziali, si possono solo migliorare. I trattamenti consistono in sedute di peeling chimico (si possono usare vari acidi), con effetto levigante sulla superficie cutanea e stimolante sul derma, che spesso già da sole migliorano l’aspetto delle striae rendendole meno visibili; si potrebbero associare iniezioni intradermiche di prodotti omeopatici o di acido ialuronico ad azione biorivitalizzante. E’ importante intervenire il più precocemente possibile; infatti le lesioni più recenti, le striae rubre, rispondono meglio in quanto non si è ancora determinata l’atrofia, l’assottigliamento del derma. Saranno utili anche trattamenti estetici quali massaggi con olii essenziali ad azione idratante e stimolante, e applicazioni di fanghi sulfurei per l’azione levigante. Si potrà continuare con trattamenti domiciliari a base di farmaci topici come l’acido retinoico o dermocosmetici contenenti acido glicolico al 20%, che, se utilizzati con costanza, continuano a stimolare la produzione di fibre collagene ed elastiche e di acido ialuronico.