La dermatite atopica è un disturbo della pelle di natura infiammatoria. Sebbene il suo esordio coincida spesso con l’età pediatrica (colpisce circa il 20% dei bambini), l’incidenza sugli adulti è di circa il 3%. Trattandosi di una cute estremamente reattiva e con la funzione barriera compromessa, quando si tratta di effettuare dei trattamenti di medicina estetica, ci vuole la massima prudenza. Abbiamo chiesto alla dottoressa Elisabetta Fulgione, dermatologa dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” come comportarsi in presenza di questa patologia.

Ci sono trattamenti off limits per chi ha la dermatite atopica?

Anche se la valutazione dello specialista è essenziale affinché il paziente con atopia possa seguire un percorso di terapie estetiche personalizzato, in linea generale nei pazienti con dermatite atopica è consigliabile evitare tecniche di dermoabrasione (peeling ed in particolare i medio-profondi, valutando attentamente la possibilità di utilizzo dei peeling tamponati), needling ancor più quando l’eczema atopico si trova in fase attiva (con infiammazione e prurito). La dermatite atopica, infatti, essendo una dermatite infiammatoria, potrebbe esser peggiorata da agenti irritanti come i peeling o laser ablativi.

Quali sono invece i trattamenti da cui la dermatite atopica può trarre giovamento?

La terapia della dermatite atopica non può prescindere da uno stile di vita adeguato. I consigli indicati dalle più importanti società scientifiche dermatologiche internazionali ricordano importanza di applicare regolarmente e quotidianamente creme emollienti per mantenere un film idro-lipidico adeguato e di usare detergenti delicati che consentano di eliminare lo sporco per affinità (oli detergenti).

Ad una corretta gestione della pelle è possibile oggi associare terapie mediche estetiche che non solo possono migliorare l’aspetto puramente estetico del nostro paziente ma agire in associazione alle terapie mediche farmacologiche per consentire una migliore gestione della cute.

In uno studio pubblicato su Journal of Drugs in Dermatology è stato raggiunto da un gruppo di esperti un consenso sugli effetti benefici di alcune procedure minimamente invasive con acido ialuronico in diverse patologie dermatologiche tra cui la dermatite atopica.

Le biorivitalizzazioni con gel di acido ialuronico effettuate attraverso microiniezioni dermiche, ad esempio, stanno dimostrando risultati promettenti nella disidratazione marcata della pelle che colpisce i soggetti con dermatite atopica. Questi iniettabili, promuovendo la formazione di tessuto collagene ed aumentando l’idratazione, possono essere utilizzati nelle fasi di remissione della dermatite atopica, per la xerosi molto spesso invalidante per il paziente, che tante volte persiste a livello cutaneo anche nelle zone esposte come viso, collo, dorso mani.

Tra le altre tecniche medico estetiche non controindicate nei pazienti con dermatite possiamo ricordare i laser per epilazione. Il laser infatti agisce secondo il principio della fototermolisi: il fascio luminoso emesso dall’apparecchio va a colpire solo la melanina presente nei peli trasformandola in energia termica. Ciò significa che la cute non viene coinvolta direttamente nel processo per cui non si verificano ulteriori traumi diretti che possono creare problematiche maggiori per chi ha una predisposizione alle malattie infiammatorie cutanee.

Il paziente atopico presenta più di frequente eventi avversi?

Abbiamo già ricordato che la pelle dei pazienti atopici è più xerotica (“secca”) rispetto a quella dei soggetti normali, la barriera cutanea è quindi più fragile e più permeabile alle sostanze irritanti ed agli allergeni. Questa condizione di base rende più vulnerabile la cute atopica e più frequente è la comparsa di reazioni infiammatorie ed irritative. Per ridurre il rischio di eventi avversi, prima di proporre una terapia dermoestetica è fondamentale assicurarsi che il paziente non si trovi in una fase di riaccensione della malattia ma in fase di remissione con assenza di lesioni cutanee infiammate ed attive.

Esistono delle precauzioni da prendere prima e dopo un trattamento?

La preparazione domiciliare pre e post trattamento è fondamentale in qualsiasi paziente voglia approcciarsi alla dermatologia estetica. Nel caso di cute più sensibile come quella dei pazienti atopici la scelta della cosmetologia che deve accompagnare le terapie medico estetiche dovrà essere orientata verso il “minimalismo”: lavaggio con un detergente che rispetti il film idrolipidico cutaneo (latte oppure oli) e uso di un crema ristrutturante che sia ben tollerata, priva di profumazioni e allergeni.

L’utilizzo di fotoprotezione solare è fondamentale per prevenire le iperpigmentazioni post infiammatorie e l’associazione con gel chelanti del ferro può risultare utile anche nei pazienti atopici per ridurre la comparsa di ematomi e conseguenti ipercromie.

 


 

Vuoi restare aggiornato sulle novità del sito?
Iscriviti per ricevere la nostra newsletter.

ISCRIVITI