I rischi dei tatuaggi per la salute della pelle
Gli inchiostri utilizzati per i tatuaggi possono rilasciare nanoparticelle, con dimensioni inferiori a un milionesimo di millimetro, in grado di viaggiare nel sangue fino a raggiungere i linfonodi. A rivelarlo è un recente studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Ufficio federale tedesco per la valutazione dei rischi (BfR) in collaborazione con l’Università Ludwig-Maximilians a Monaco di Baviera e la European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) a Grenoble.

I linfonodi rischiano così di essere esposti in modo permanente a queste sostanze, fra le quali, oltre al nerofumo e al biossido di titanio, i due ingredienti più usati negli inchiostri, possono essere presenti conservanti e contaminanti come cromo, nichel, manganese e cobalto.

Per ora non sono ancora note le conseguenze osservate, a parte un rigonfiamento cronico dei linfonodi. Parlando del lavoro, il Prof. Antonino Di Pietro, presidente fondatore dell’Isplad, ha commentato: “Questo nuovo studio ha potuto accertare quello che era un sospetto, e cioé che la causa dei pseudolinfomi possono essere anche gli inchiostri dei tatuaggi. L’infiammazione del sistema linfatico è qualcosa che in genere si risolve da sé, ma se si parla di cronicità allora siamo di fronte a possibili alterazioni del sistema immunitario. Le particelle di inchiostro, entrando nel sistema linfatico possono ipoteticamente raggiungere i vari organi, ma le conseguenze al momento non sono note e sarà certamente oggetto di studi futuri».

Attendiamo quindi i futuri sviluppi, ricordando che una tra le problematiche più pericolose connesse ai tatuaggi, è l’intercettazione di possibili melanomi, che divengono difficili da individuare, con seri rischi per la salute e la stessa sopravvivenza.

Fonte: Nature.com