Rimodellamento del corpo: le 3 tecniche migliori

Carbossiterapia per combattere cellulite e grasso in eccesso. Microterapia contro la ritenzione di liquidi. Radiofrequenza e ultrasuoni per una pelle più liscia e priva di imperfezioni. Il rimodellamento corpo è una questione complessa e spesso una sola tecnica non basta. «La combinazione di queste tre metodiche consente un approccio a 360 gradi, con risultati estetici migliori e di lunga durata», spiega Valeria Colonna, dermatologa e responsabile regionale Isplad della regione Puglia. 

Rimodellamento corpo: una domanda crescente 

«Negli ultimi anni l’attenzione per il corpo è cresciuta, anche da parte degli uomini. Si richiedono soprattutto interventi mirati ad alleviare il problema della ritenzione idrica e a ridurre il pannicolo adiposo. In particolare in vista dell’estate si cercano trattamenti non invasivi e dai risultati rapidi.

Gli uomini desiderano interventi mirati sull’addome, le donne su gambe e glutei. Compatibilmente con la situazione di partenza, i protocolli combinati soddisfano queste esigenze, ma con tempistiche non così brevi». 

Carbossiterapia

Metodica non recente, utilizzata in principio in dermatologia per tutte le patologie in cui gli scambi gassosi sono poco funzionali come vitiligine, psoriasi, alopecia areata e le ulcere, la carbossiterapia viene oggi largamente impiegata anche nel campo della cellulite e del rimodellamento (Effectiveness of carboxytherapy in the treatment of cellulite in healthy women: a pilot study).

«È una tecnica efficace, del tutto naturale, ma ancora poco usata nel campo della dermatologia estetica», prosegue l’esperta. «Consiste nell’iniettare anidride carbonica negli strati superficiali della pelle richiamando ossigeno. Migliora e accelera gli scambi gassosi favorendo un’ottimale circolazione sanguigna, con effetto benefico sulla ritenzione idrica ma non solo. Posizionando l’ago in posizioni differenti infatti, si ottiene una degradazione delle cellule adipose e quindi anche una riduzione del grasso corporeo».

Microterapia

È una tecnologia di rimodellamento corpo messa a punto dal professor Antonino Di Pietro che consiste nell’iniezione, nello spazio extracellulare, di una soluzione ipertonica che, per osmosi, richiama l’acqua trattenuta in profondità dalle masse cellulitiche verso il derma più superficiale, dove i liquidi in eccesso vengono riassorbiti dai vasi capillari e linfatici ed eliminati per vie naturali.

«Si utilizza un dispositivo monouso denominato S.I.T. (skin injection therapy), in pratica un microago collegato a una pompetta che consente di effettuare microiniezioni», spiega la specialista. «Rispetto alla classica mesoterapia, ciò consente un intervento più superficiale che si traduce in minor rischi di ecchimosi, traumi e rottura di vasi capillari. È l’ideale per chi ha molti problemi di ritenzione idrica. È una tecnica indolore, naturale, senza limiti di età, applicabile anche in gravidanza». 

Radiofrequenza e ultrasuoni 

L’utilizzo di vari macchinari a radiofrequenza e ultrasuoni o ad azione “vacuum”, sottovuoto, completa il trattamento di rimodellamento (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6374708/) impattando non solo sul pannicolo adiposo, con azione riducente, ma anche sulla texture della pelle, eliminando l’effetto ondulato tipico di chi presenta problemi di cellulite e ritenzione.

Attraverso un manipolo che emette radiofrequenze, viene trasmessa energia ai tessuti che riduce i legami fibrosi, colpevoli dell’antiestetico aspetto della pelle a materasso, e favorisce un rimodellamento a livello connettivale. I tessuti risultano più tonici e la pelle più levigata. 

Target 

Il protocollo combinato di rimodellamento è sicuro (l’effetto collaterale più frequente è l’ematoma che scompare generalmente nel giro di 48 ore), è consigliato sopra i 25 anni di età e funziona meglio su fisici ben allenati, senza molti chili da perdere ma con un bisogno mirato di rimodellamento della silhouette. A eccezione della microterapia, gli interventi sono controindicati in gravidanza e allattamento, in caso di chemioterapia o in presenza di pacemaker o problemi cardiaci.  

Tempi e costi  

«Ogni metodica viene scelta in base al caso e alle esigenze del paziente, ma l’associazione consente di combattere il problema da più fronti: accumulo di liquidi, adiposità localizzata, aspetto estetico della pelle», chiarisce la dottoressa Colonna. «Il percorso ha una durata media di due mesi e mezzo circa, a seconda della situazione di partenza.

Si alternano i vari trattamenti con sedute settimanali: si associa generalmente la carbossiterapia con la microterapia per drenare e allo stesso tempo agire sul pannicolo adiposo, mentre nella seduta successiva si introduce l’uso del macchinario che ha una cadenza di solito bisettimanale».

Le sedute durano mezz’oretta l’una, mentre l’uso dei macchinari richiede circa un’ora. Il percorso completo (10 sedute e visite di controllo) va dai 1500 ai 2200 euro. Si consiglia l’utilizzo di un vasoprotettore da prendere per bocca per circa tre mesi e l’applicazione quotidiana di una crema drenante e anticellulite e si raccomanda di ridurre l’assunzione di superalcolici e di cibi salati anche “insospettabili” come la salsa di soia, che favoriscono la ritenzione idrica.  

 

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